Non so cosa produrrà la “due giorni” che più di 100 “dinamici” hanno vissuto il 30 e 31 gennaio a Vicenza, assaggiando una parte delle proposte didattiche che fanno parte del Progetto Permanente di Dinamica Educativa Alternativa proposto dall’Accademia Europea C.R.S.-I.D.E.A., compreso lo splendido spettacolo che gli adolescenti dell’I.S.I. hanno rimesso in scena al sabato sera.
Qualcosa di buono comunque succederà, visto che qualcosa di buono è stato sicuramente fatto.
Di sicuro, se la ragione fino all’altro ieri poteva pensare che Accademia Europea e I.S.I. fossero due entità discretamente separate, nei due giorni passati assieme il cuore ha visto che la realtà è esattamente il contrario di ciò che si poteva pensare; abbiamo toccato dal vivo che il cuore dell’ISI e quello dell’Accademia Europea batte, vive e si emoziona per lo stesso sogno: l’Uomo, senza se e senza ma.
E adesso, sotto a pedalare e a fare i compiti per casa che ci siamo dati.
Grazie a chi c’era; e ognuno può dire “c’ero anch’io“.
Carlo Spillare
P.S.: come prima ipotesi di lavoro successiva, la prossima volta potremmo organizzare una giornata di studio riservata a chi ha un desiderio sincero di distribuire Dinamica Mentale Base e lavorare sulle varie possibili modalità della proposta. Cosa ne dite?
...varie possibili modalità della proposta....
RispondiElimina:) mi incuriosisce!!!
...varie possibili modalità della proposta....
RispondiElimina:) mi incuriosisce!!!
Stavo aspettando il momento in cui avrei riportato il mio vissuto dopo un'esperienza dinamica.
RispondiEliminaEccoci qua, aspettavo proprio il momento in cui avrei ricominciato a scrivere. Il mio sogno era quello di diventare scrittrice..ma questa è un'altra storia.
Scrivo dopo due giorni intensi di cui mi sono sorprendentemente stupita. Vi svelo che la mia emozione preferita è proprio lo stupore, avere quella bocca spalancata dall'naspettato, bello o brutto è comunque sorprendente e non ti permette di pensare, hai solo una matassa aggrovigliata in testa. È uno stato confusionale che mi riempie e che mi fa soprattutto capire che è bello non avere tutto sotto controllo e che qualcosa non vada secondo i tuoi piani.
Era qualche giorno fa che soffermandomi all'ascolto ho capito il perchè frequento questo ambiente e il perchè sono pronta ad accettare senza troppi pensieri: i brividi. Ogni volta ho i brividi di piacere, quelli che ti vengono quando il tuo corpo vibra all'unisono con ciò che ti circonda. E anche stavolta li ho vissuti semplicemente ascoltando.
È iniziato tutto sabato quando credevo di andare a pure e semplici presentazioni. Col mio carico pesante partii. Ed eccoci in un lampo alla domenica sera svestita di ogni bagaglio.
Mi sono semplicemente riconciliata con una piccola parte di me che si è frustata in questi giorni , addosandosi solo pesi e macigni, per poi essere finalmente espirati.
Si può solo assaporare questa tanto cercata leggerezza e quel che più mi fa sorridere è il fatto che sia una leggerezza confusasionaria. Mi spiego meglio, uscita da quel gruppo di energia allo stato puro non mi è stato chiaro cosa era meglio fare ora per me. Ho fatto pace con me stessa e mi sono detta che ora non so quale sia la mia strada ma uno SDU arriverà sicuramente. E allora avrò chiaro cosa mi riservava il futuro, avrò chiaro dove sto andando.
Ora mi godo solo la scoperta di ciò che verrà ma soprattutto l'incoscienza che provo in questo istante nel non preoccuparmi. Probabilmente non sarò stata molto chiara per voi ma lo è per me, ha significato per me e so che valore immenso ha.
Da sola ma anche in compagnia è meraviglioso questo viaggio che sto facendo nei meandri di me stessa e del mondo. Di strada ne ho ancora per lunghissimo tempo ed è proprio questo che amo di piu, ho tutto l'aldilà per annoiarmi; o forse no.
Fin da bambina mi hanno ripetuto che è buona educazione ringraziare, ebbene è arrivato il momento di provare e riportare il mio senso di gratitudine, ci tengo a sottolineare: spontaneo! Ho la necessità e voglia di dire Grazie, un po' a me che mi sono data l'occasione e me la do tuttora, ma anche a chi ha creduto in me, nel mio sviluppo e mi ha voluto donare questa opportunità al di là di quello che avrei scelto. Anzi , non è che abbia molto accettato la mia scelta.. ho detto di no almeno 4 volte nell'arco di 4 anni.. ma poi quel Sì è arrivato.
Dal 2013 ho iniziato a dire Sì alla vita ma soprattutto a me, perchè oltre ai no che aiutano a crescere è bene anche dire i sì che aiutano a darsi una chance e che sottintendono: mi voglio bene!