giovedì 2 aprile 2015

Due eventi speciali



Il fine settimana del 7 e 8 Marzo è stato speciale per Accademia perché si sono tenute le tesi degli aspiranti Operatori Socio Culturali del Volontariato e la giornata di collegamento fra l’Arte di Guidare e l’Arte di Aiutare.

Il pomeriggio del sette marzo è stato e rimarrà indimenticabile per i quattro allievi del corso per O.S.C.V. che hanno discusso le loro tesi di fronte alla commissione d’esame (formata da Aldo Frandi, GraziaCagnoni, Luciano Seganfreddo e la sottoscritta) pronta ad accogliere con rispetto e amore il personalissimo percorso di sviluppo personale di ciascuno di loro. Indimenticabile anche per noi che abbiamo letto le tesi e poi abbiamo ascoltato il racconto emozionato di queste bellissime persone!


Ha aperto il pomeriggio Barbara Goina di Trieste, accompagnata dal sua relatore Marina Furlanich che ci ha accompagnato nel suo percorso interiore sintetizzato nel titolo della tesi: “A piccoli passi, seguendo il ritmo del mio respiro, attraverso i colori dell’arcobaleno. E scopro…”, i suoi occhi luminosi erano già una testimonianza tangibile della sua crescita personale.

Un febbricitante Nicola Cornforth di Bologna, introdotto dal suo relatore Greta Perobello, ha sintetizzato il contenuto della sua tesi intitolata: “Dalla rigidità fisica ed emozionale al ritorno alla vita”, un cammino di ricerca con una difficoltà in più da affrontare: il dolore fisico e le emozioni negative ad esso collegate, che nel tempo si sono trasformate in buona saluta e maggiore fiducia in se stesso e negli altri.

Una dolce melodia suonata con uno strano strumento a me sconosciuto, ha introdotto la tesi di Michele Bravanti dal centro di Brescia, di cui io sono stata relatore e che porta il titolo “Diario di un cammino spirituale”. Michele era appena tornato dall’India e quindi dopo tante meditazioni, incontri speciali in luoghi di culto e di grande energia, emanava una bellissima vibrazione, piena di armonia.

Molto diversa ma ugualmente radiante è stata la sintesi di Francesca Del Bo di Udine, (che è anche mia figlia, doppia emozione!) e che mi aveva chiesto di farle da relatore. La sua tesi “Crescere DinamicaMente” è la sintesi di un percorso iniziato fin da piccola con il corso ISI e continuato, con fasi alterne, fino all’attuale consapevolezza. La sua gioia di vivere e la concreta capacità realizzatrice hanno concluso molto positivamente il pomeriggio.

La serata si è conclusa in allegria davanti a deliziosi piatti tipici in un ottimo agriturismo, indicato 
dagli esperti vicentini.

La giornata di collegamento fra le Arti di Guidare e di Aiutare ha permesso ai presenti di esprimersi in gruppo e di ricevere numerosi stimoli oggettivi e soggettivi da parte di Giordano Premoli, Giancarlo Tosetto e dalla sottoscritta, che ha sostituito i “titolari” dell’Arte di Aiutare Claudio Biondi e Vanna Dalan, che non potevano esserci per impedimenti sopravvenuti, ma che c’erano attraverso il programma da loro ideato per il gruppo e da me rispettato quasi del tutto. 

Ho pensato di chiudere la giornata con un brano tratto dal “Manuale del guerriero della luce” di Coehlo:

Il guerriero sa che, in tutte le lingue, le parole più importanti sono quelle piccole: 
“Sì, Amore, Dio”
Sono parole che si pronunciano con facilità e colmano giganteschi vuoti.
Esiste tuttavia una parola, anch’essa molto piccola, che molti hanno difficoltà a pronunciare: “No”.
Chi non dice mai di no si crede generoso, comprensivo, educato: perché il “no” porta con sé la nomea di maledetto, egoista, poco spirituale.
Il guerriero non cade in questa trappola. Ci sono momenti in cui nel dire “sì” agli altri, potrebbe darsi che contemporaneamente, stia dicendo “no” a se stesso.
Perciò non pronuncia mai un “sì” con le labbra, se il suo cuore sta dicendo “no”.

Giornate proficue, dense di emozioni, che mi auguro arrivino ai centri per aiutarli a realizzare pienamente i progetti individuali e collettivi.

Primavera è nell’aria! 
Felice rinascita a tutti noi e al Progetto Permanente dell’Accademia, che ormai appartiene a tutti noi!


di Paola Ferraro, Udine 17.03.2015

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